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Emma Ciardi 1879 - 1933

Impressionismo Veneziano


La sua creatività, libera da steccati ideologici, prosegue sulla traccia del vedutismo veneziano, nutrendosi delle esperienze macchiaiole, impressioniste e post impressioniste, rielaborate in modo personale, e trova ben presto una sua via espressiva originale che la distingue anche dal lirismo vedutistico del padre e dal naturalismo bucolico del fratello.

La mostra offre un quadro esauriente dell’intenso itinerario creativo della Ciardi attraverso una preziosa selezione di oltre sessanta opere, alcune delle quali assoluti inediti, mai uscite prima d’ora dalle case e concesse per la prima volta in esposizione. In una vivace sarabanda narrativa lo spettatore viene condotto a conoscere una personalità artistica la cui tavolozza unisce la vaporosa leggerezza e luminosità di tocco di Guardi alla corposità d’impasti e alla frammentarietà di pennellata che rende così caratteristica e riconoscibile la sua arte.

La rassegna di Villa Pisani ripercorre tutti i filoni privilegiati dalla pittura di Emma, dalle vedute di parchi con ambientazioni settecentesche, alle sue Venezie, ai ritratti dei luoghi incontrati durante i suoi viaggi che la portano ad esporre sulle ribalte nazionali (Torino, Firenze Roma, Napoli, Biennale di Venezia e internazionali (Monaco di Baviera, Parigi, Barcellona, Bruxelles, Pittsburgh, Atene, San Francisco), e a tenere con successo personali a Londra (1910, 1913, 1928, 1933), Parigi (1914), New York e Chicago (1924).

La Venezia di Emma è la «primadonna» di vedute cristalline, vitali e energiche in cui le gondole, insieme ai bragozzi scomparsi oggi dal Bacino di San Marco, voltano noncuranti lo sguardo ai segni del moderno, che si susseguono in quegli anni in laguna, dall’interramento dei rii ai battelli a vapore che iniziano a solcare le acque del Canal Grande. Le figure umane partecipano alla resa del luogo, come già nei teleri del Giambellino, infondendo vita a calli, campi, vie d’acqua e forza dinamica all’ambiente circostante.

Esposte al Museo Nazionale di Villa Pisani vedute di Asiago, scorci di Cortina, di città quali Londra, Firenze, Parigi, Amalfi, Vicenza, dei vasti prati d’Inghilterra e della campagna di Refrontolo (Treviso), rifugio dell’ultimo periodo della sua esistenza. Se nella natura addomesticata le sue damine sognano, del Settecento, convegni al parco e minuetti in smaglianti improvvisazioni cromatiche, nella campagna inglese e trevigiana la natura ariosa, limpida, senza ridondanze, appare austera, bella, semplice e senza pose come tante volte è stata descritta la Ciardi da chi la conosceva.

La mostra viene inaugurata in occasione dell’uscita del catalogo / volume monografico di Emma Ciardi Emma Ciardi. Vita, documenti, opere a cura di Myriam Zerbi, edito da Umberto Allemandi, ricognizione storico artistica sulla pittrice e approfondimento degli studi sul personaggio e sull’ambiente in cui ha vissuto e operato.

A cinque anni di distanza dalla prima esposizione in tempi moderni della pittrice, organizzata nella ex Barchessa Morosini a Mirano nel 2003, l’antologica di Villa Pisani viene ad integrare la ricostruzione storico artistica della sua attività per poter dare la possibilità di conoscere un’artista apostrofata dai suoi contemporanei come “una delle pittrici più valide d’Europa” e tra le rarissime donne artiste che, a cavallo tra i due secoli, guadagnarono fama internazionale, in compagnia delle impressioniste Berthe Morisot e Mary Cassatt.

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