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Ottocento Veneziano

Veneziano Contemporaneo


Ottocento Veneziano
La mostra mette in luce l’opera dei pittori più celebri che si sono formati o che hanno insegnato nelle aule dell’Accademia di Venezia nel corso del secolo XIX e nei primi lustri del secolo successivo. Lavori che coprono un arco temporale di più di un secolo dialogano tra loro avvicinando protagonisti dell’arte veneta i cui cammini si sono incontrati nell’ambito della istituzione veneziana, il cui prestigio è da sempre stato pari a quello dell’Accademia romana di San Luca e di quella milanese di Brera. Solcando l’Ottocento che, nel passare degli anni, col mutare del gusto e della temperie culturale, cambia pelle, e dall’ideale neoclassico si fa romantico e poi realista, i dipinti, le cui dimensioni variano dal miniaturistico al monumentale, conducono lo spettatore attraverso scene storiche, ritratti, quadri di genere, paesaggi, ad assaporare sfumature diverse dell’emozione estetica, dal rigore lucido e razionale del disegno di matrice canoviana all’incanto di smaglianti cromatismi vedutistici nel solco della tradizione settecentesca, e dallo struggente fascino di un paesaggio ripreso dal vero all’ironica malinconia di un arguto racconto popolare.

Il visitatore sarà condotto al cospetto di opere di autori famosi e celebrati tra cui Teodoro Matteini (il primo a tenere la cattedra di Pittura nella nuova sede del convento e chiesa della Carità dove nel 1807 la Regia Accademia inaugura con un nuovo statuto e ordinamento), Giuseppe Borsato, Francesco Bagnara, Francesco Hayez, pupillo di Canova, nume tutelare dell’Accademia ai suoi inizi, Ludovico Lipparini, Michelangelo Grigoletti, Ippolito Caffi, Pompeo Molmenti, Guglielmo Ciardi, Giacomo Favretto, Ettore Tito, Alessandro Milesi, e sarà sorpreso nello scoprire personalità artistiche di notevole pregio meno note al grande pubblico quali Vincenzo Chilone, Domenico Bresolin, Egisto Lancerotto, Oreste Da Molin, Antonio e Silvio Rotta che hanno dato all’Ottocento veneziano un sapore caratteristico e inconfondibile.

Veneziano Contemporaneo
A dimostrazione del fatto che Venezia è ancora oggi un centro artistico vivace, dove si formano e lavorano giovani artisti di qualità, Costantino D’Orazio ha invitato cinque artisti che operano nel contesto veneziano a confrontarsi con lo straordinario scenario del parco di Villa Pisani, dove negli ultimi due anni hanno esposto alcuni tra i maggiori artisti internazionali. Dopo le illustri partecipazioni di Mimmo Paladino, Richard Long, Giuseppe Penone o Jannis Kounellis, il parco della Villa si aprirà per la prima volta agli artisti delle ultime generazioni, con uno sguardo a coloro che contribuiscono ad arricchire la realtà veneziana attraverso il loro lavoro. Come gli artisti dell’Ottocento, anche per questi giovani Venezia ha rappresentato un importante contesto di formazione per la costruzione della propria carriera, che si è nel tempo distinta per la partecipazione a premi prestigiosi e a mostre pubbliche di livello nazionale e internazionale. Gli artisti, che realizzeranno installazioni pensate appositamente per il parco, hanno esposto in alcune delle occasioni pubbliche più prestigiose d’Europa, come il Palais de Tokyo a Parigi, la Quadriennale d’Arte a Roma, la Galleria Civica di Trento o l’Hangar Bicocca a Milano. Elisabetta Di Maggio, Giorgio Andreotta Calò, Margherita Morgantin, Arcangelo Sassolino e Alberto Tadiello, saranno i primi protagonisti a Villa Pisani di una finestra aperta sull’avanguardia più contemporanea. Il catalogo della sezione contemporanea, oltre ad illustrare i lavori degli artisti, si configurerà come una guida alle istituzioni che oggi a Venezia si occupano della formazione e della promozione dei giovani artisti: dall’Accademia di Venezia alla Fondazione Bevilacqua La Masa, dal Premio Furla allo IUAV.

Elisabetta Di Maggio, che ha partecipato alla Quadriennale nel 2008 ed è invitata alla prossima mostra internazionale dell’Hangar Bicocca di Milano, trasformerà la Coffee House in una serra per piante sospese nel tempo; Giorgio Andreotta Calò, reduce da una mostra personale alla Galleria Civica di Trento, riprodurrà il “respiro” del parco attraverso una suggestiva installazione nella antica ghiacciaia nel bosco della Villa; Margherita Morgantin, che ha esposto alla Fondazione Quetini Stampalia e ha partecipato all’ultima Quadriennale, inserirà un segno nel labirinto della Villa per creare un gesto emozionale attraverso il soffio del vento; Arcangelo Sassolino, protagonista di una mostra personale al Palais de Tokyo di Parigi, realizzerà una scultura dedicata ai rumori più tipici di Venezia, sfruttando la tensione e la resistenza dei materiali; Alberto Tadiello, vincitore dell’ultima edizione del Premio Furla e attualmente impegnato al Museo Mambo di Bologna, si insinuerà nella serra tropicale di Villa Pisani attraverso un lavoro sonoro, che arricchirà l’atmosfera straniante dell’ambiente.

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